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Clik here to view.Se doveste pensare ad una nazione conservatrice, la più conservatrice in assoluto, che nome fareste? Regno Unito, con la loro regina? USA, con il loro voler esser perfetti in tutto? Fate voi, io me la gioco in casa: Italia.
Non trovo, nel mondo, un paese che sia più conservatore del nostro! Dal dopoguerra agli anni nostri in Italia è sempre e solo stato un susseguirsi di: ladri – mafiosi – rubano tutti – Roma ladrona – bisognerebbe andare a Roma e prenderli a calci – sono tutti uguali – non voto, per protesta – non voto, tanto non cambia nulla – Ecc.. eccetera all’infinito. Da ormai 70 anni gli italiani non fanno nient’altro che ripetere queste litanie ma, nella realtà, non fanno nulla per cambiare il sistema. Forse perché, in fondo, e neanche tanto, a molti il sistema fa comodo. Sai, ho un amico che può aiutarti. Sai, mio cugino conosce Tizio. Ecco che allora il sistema diventa sacro, utile, intoccabile e da salvaguardare ad ogni costo! Perché, senza il sistema, la morte; la pestilenza, cavallette e carestie.
Quelli che erano i giovani rivoluzionari del ’68 ora sono i più strenui difensori del sistema Italiano. Perché, loro stessi, sono stati fagocitati dal sistema, senza neanche opporvisi troppo. Loro stessi, adesso, sono i guardiani del sistema, i nostri cari ex-giovani che ora sono genitori, e tanti anche nonni, 60enni. Loro che hanno foraggiato per anni gente come Craxi, individui che stanno in pensione da quando hanno 30 anni, con i prepensionamenti facili. Persone che hanno vissuto nell’agiatezza mentre il nostro debito pubblico esplodeva impazzito.
Queste stesse impavidi rivoluzionari ora vogliono invece dirci che risolveranno tutto, grazie anche ai loro figliocci cresciuti nella bambagia del foraggiamento pubblico, allattati dalle grandi mungiture che i padri fecero a questa nostra nazione. Questi stessi che hanno fatto di una rivoluzione culturale un mezzo per divorare tutto quello che c’era, fregandosene delle future generazioni.
Purtroppo ora queste “future generazioni” fanno parte del presente, e sono leggermente stanche dopo anni di disoccupazione. Vogliono farsi una vita da 0, ripulire le macerie lasciate dai loro avi, e fanno paura al sistema. Perché, questi ragazzi, non hanno nulla da perdere, proprio perché nulla hanno mai avuto; mentre i poltronari rivoluzionari del ’68 ora tremano davanti all’idea di perdere tutta l’agiatezza, tutti i privilegi auto-assegnati. Temono di dover, finalmente, rispondere delle loro azioni, e sanno che devono farlo ai loro figli, e sanno che hanno rubato e spolpato ogni cosa a questa nazione. Purtroppo qualche figlio di papà esiste anche qui, qualcuno che è stato inserito ed ammaestrato nel sistema fin da piccolo, pensando al futuro. Si, perché sapevano che sarebbe arrivato il momento in cui Berlusconi, per ovvi limiti di età, sarebbe diventato impresentabile. (Qualcuno ancora non si rassegna, già scommetto su una denuncia al Papa da parte della Santanchè quando B. passerà a miglior vita). Sapevano che, in quel momento, sarebbe servita una faccia nuova, fresca, giovane da presentare agli italiani. Uno che potesse conservare tutto, protrarre questo pachiderma che tutti definiamo “sistema”, garantire l’agiatezza a chi l’aveva creato, e farlo grazie ai nuovi giovani italiani. Avevano bisogno di creare uno che parlasse di cose nuove, una persona alla mano, di tendenza, alla moda. Uno che cavalcasse la probabile onda del disagio giovanile, ma che facesse credere ad essi di essere dalla loro parte. Uno che seguisse le orme di Berlusconi, loquace, che appaia innovatore e che sia contro il sistema. Ecco allora che la macchina della DC si mise in moto. Arrivò l’aiuto di B. nel plasmare il giovane, con il fido Giorgio Gori che dell’arte dell’apparire, grazie a Mediaset, ne sa qualcosa: ed ecco Renzi. Purtroppo però qualcosa va storto…
Come potrete notare il nostro giovane purtroppo riesce si, ad attirare delle persone, ma sono ancora le stesse che prima votavano per Berlusconi. Anziani, gente che, il sistema, l’ha creato e con esso ci ha vissuto. I pochi giovani che sono presenti sono lì per protestare, per dissentire con tutte queste assurdità. Eppure il sistema in Italia continua a resistere, perché gli italiani hanno paura a cambiare, sono il popolo più conservatore al mondo! Alla faccia di Colombo alla scoperta di nuovi posti, di Galileo contro tutti per la verità! Gli italiani oggi sono succubi di questo sistema, disposti a non farsi domande su chi paga i pullman (noi) di un partito per spostarli nelle piazze dove il leader parla. In qualche modo bisogna pure riempirle, dare l’apparenza, combattere quelli che le piazze le riempiono senza pagare la gente per andarvici. Il sistema deve apparire solido, non deve rivelare crepe, far credere a tutti che ora la soluzione è vicina, si vede la luce in fondo al tunnel!
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Clik here to view.La tabella qui a fianco infatti, figlia di un sondaggio effettuato circa ad aprile, esprime perfettamente il concetto di conservazionismo espresso prima. I partiti che più rappresentano il sistema, che ne sono la perfetta incarnazione, ovvero PD, Forza Italia, NCD-UDC, Scelta Europea, hanno i loro massini nella fascia over 64. NCD-UDC addirittura in doppia cifra, Forza Italia quasi raddoppia rispetto alle fasce sotto. Chi invece, in vantaggio strepitoso nelle fasce giovanili, crolla tra gli anziani, è invece l’unico partito che sta cercando di smantellare il sistema, il M5S. L’unico composto da tanti giovani, che vuol provare a cambiare realmente le cose, con facce realmente nuove, con incensurati e gente pulita. Il M5S riesce invece, incredibilmente, a passare da uno strabiliante 47,5% della fascia under 30, (alla faccia di chi “Ma puntate realmente al 51%?!”), ad un misero 8,15% nella fascia over 64.
Il futuro è in mano ai ragazzi, i giovani sembrano avere le idee molto chiare su come giocarselo quindi, cari nonni, cari genitori che vi siete divorati tutto in questi anni, abbiate un rigurgito di dignità e fatevi da parte. Smettete di difendere questo sistema, solo perché “è sempre andata così e sempre andrà bene“. Smettete di volerci offrire una briciola di torta, per imbonirci, perché la torta vogliamo avere la possibilità di farcela da noi. Abbiate un sussulto di dignità, un vago ricordo di quello che volevate rivoluzionare nel ’68, e fatelo ora, o almeno fatelo fare ai giovani di oggi.
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