A Brescia, per la seconda volta in poco tempo, una poco rassicurante fumata nera fuoriesce dall’inceneritore, il secondo più grande d’Europa. Ovviamente nessun dato di controllo, perché i sistemi in quel momento, casualmente, non erano attivi. L’ARPA arriverà ad un nulla di fatto, come sempre, nessuno ne risponderà e tutti diranno che gli inceneritori sono sani! È da grillini complottisti pensare a riciclare, a ripensare il ciclo dello smaltimento dei rifiuti! Tutti i luminari PD, e amici vari, invece se lo metterebbero pure in salotto l’inceneritore! Ai loro figli, se il medico gli prescrive degli aerosol per la bronchite, li porterebbero a respirare i salutari fumi di questi “termovalorizzatori”. Una volta si usava andare alle terme, ora si andrà tutti in pellegrinaggio da A2A a Brescia.
D’altronde il nostro caro leader “Matthew from Florence” ha detto che chi dice che gli inceneritori causano tumori sono dei cretini. Dar ragione a lui, a un’oncologa con un’esperienza trentennale?! Direi al divino, senza ombra di dubbio! Lui sa! Una fava, ma sa…
Però ora qualcuno mi spieghi perché Brescia, in Italia, è la città con il maggior numero di tumori. Sempre a Brescia i tumori sono la prima causa di morte. Come mai questi siano strettamente correlati a diossine e Pcb. Qualche nesso che, proprio l’inceneritore, emetta diossine e Pcb in abbondanza?
Dormite sogni tranquilli, se vi svegliate con un tumore passate dal divin fiorentino, chiedetegli la sua cura a base di inceneritori: vedrete come starete bene! Lo ringrazierete a vita; breve.
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