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Scuse agli italiani, si pensavano onesti e documentati

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Livorno_FossoReale
Dedicato a tutti i fenomeni che “Grillo vince in 3 comuni, chiede le teste di Renzi, Napolitano, ecc” vorrei il link di questa cosa. Una fonte, un documento, video, pagina, giusto per darvi ragione e dirvi che non è una stronzata. Magari era un postscriptum negli 80€, boh… Magari l’ha scritto Repubblica, rilanciato dall’Unità.

Nessuno sta chiedendo niente, fa solo piacere aver visto cadere la città dove nacque rifondazione comunista, probabilmente nauseata dalla rinascita democristiana. Per il resto le teste di Renzi e di tutto il PD le si dovrebbero esigere da tempo, dopo Monte dei Paschi, le denunce e i documenti di Maiorano, l’EXPO, la TAV, il Mose. Per Napolitano nessuno ricorda le intercettazioni distrutte sulla trattativa Stato-Mafia?
Però, giustamente, Renzi e Napolitano ora devono restare al loro posto, perché la democrazia ha parlato ed è sacrosanto rispettarla! È sacrosanto riconoscere come gli italiani, nelle ruberie, nei furti, negli abusi, si siano schierati a difesa di chi ha compiuto questi atti. Trovo quindi giustissimo che continuino, ove legittimamente eletti, a rubare, a truffare, protetti e assecondati dal popolo che ha voluto questo. Perché gli italiani amano parlare di cose serie, come il grano saraceno, o le discussioni condominiali di Parma, mica di stronzate come MES, Fiscal Compact, dell’Art. 138, delle pene per i voti di scambio, dell’abolizione delle province, dell’abolizione dei vitalizi ai mafiosi; oltre ad i già citati MPS, EXPO e dei rimborsi elettorali che tutti vogliono abolire, ma tutti si intascano. No, gli italiani amano le cose serie, le riconoscono in un istante e gli danno subito la giusta priorità ed importanza.

In un paese normale la gente avrebbe applaudito a quanto detto dal Piddino Adinolfi, in un attacco di lucidità. Invece applaudono alla classica idiozia indottrinata per mesi dai media, detta dalla Merlino.

Travaglio, qualche giorno fa, disse: “Se esistesse ancora un minimo di decenza, milioni di persone perbene – elettori, giornalisti, intellettuali, eventuali politici e imprenditori – dovrebbero leggersi l’ordinanza dei giudici di Venezia sul caso Mose e poi chiedere umilmente scusa a Beppe Grillo e ai suoi ragazzi“. No, stavolta non sono d’accordo. Noi grillini dovremmo chiedere scusa a tutti gli italiani, perché pensavamo al nostro paese come un paese onesto, fatto di gente stanca delle ruberie, svegliatasi da questo incubo disinformativo. Sbagliavamo. Accettiamo i nostri 11 comuni, accettiamo il nostro misero 20% di onestà, e lasciamo che la maggioranza, quell’80%, legittimamente, continui a rubare, o coprire i responsabili. Democrazia.

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